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LO ZODIACO ASTRONOMICO

  • oroscoop4c
  • 23 dic 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

Nella vita delle persone si è imposta da secoli l’abitudine di seguire quello che alcuni credono che gli astri ogni giorno ci dicano, attraverso gli oroscopi.

Il mio punto di vista, tuttavia, è quello di appassionato di astronomia (ci chiamano astrofili) e, pertanto, tratterò di costellazioni e zodiaco in modo scientifico, considerando che le stelle e i pianeti si muovono secondo le semplici orbite descritte dal buon vecchio Keplero e da Newton.

Infatti, l’Unione Astronomica Internazionale (IAU) definisce costellazione una delle 88 regioni in cui è stata divisa la sfera celeste in maniera tale che ogni punto corrisponda univocamente ad una diversa zona, caratterizzata da un raggruppamento di stelle, assolutamente distanti l’una dall’altra, che forma una ben precisa figura: la costellazione così intesa.



Per spiegare il concetto di zodiaco, bisogna richiamare un semplice concetto di astronomia: l’eclittica, il percorso apparente del Sole intorno alla Terra, cioè il piano orbitale della stessa.

Durante il corso dell’anno, la nostra stella sembra trovarsi in una determinata costellazione, seguendo una fascia nota proprio come “zodiaco”. L’astrologia ha preso spunto da questa circonferenza apparente, dividendola in maniera approssimativa in 12 periodi, da 30° ciascuno, rappresentati dalle costellazioni che, all’epoca, componevano la fascia zodiacale, contandole a partire dal 21 marzo con l’Ariete, tradizionalmente il primo segno.


Ignorando il fatto che ogni costellazione venga attraversata con tempi diversi dal Sole, il problema è che la Terra compie moti millenari, con i conseguenti moti apparenti delle stelle e la variazione di alcune caratteristiche orbitali, tra cui la precessione degli equinozi, che si compie in poco meno di 26000 anni. A causa di questo movimento, si ha un anticipo della data data dei solstizi e degli equinozi, dei poli Nord e Sud celesti nonché l’anticipo del momento in cui il Sole entra nelle diverse costellazioni zodiacali.

Considerando tutto questo, si ottiene che, astronomicamente parlando, queste sono anticipate di un mese, e non sono più 12, bensì 13: c’è infatti l’Ofiuco, vasta regione del cielo che “taglia”, caso unico, un’altra costellazione (il Serpente), attraversato dal moto apparente della nostra stella dal 30 novembre al 17 dicembre. La costellazione è molto interessante vista la presenza di vari oggetti celesti, le cui presentazioni andrebbero però fatte in una differente occasione.



Resta il fatto che questa presenza in più, causi un grosso accorciamento delle costellazioni adiacenti, in particolare dello Scorpione, che durerebbe solo 6 giorni se i conti fossero fatti correttamente.


Qualche amico astrologo ha provato anche a sviluppare un proprio Oroscopo, introducendo il segno dell’Ofiuco, il “serpentario”, che alcuni smartphone hanno persino tra le loro emoticon.



La trovata ha avuto successo in Giappone, mentre lo stesso non si può dire da noi.

Comunque, si sa, in questo periodo dell’anno gli astrologi sono già al lavoro per raccontarci, puntuali, quale sia l’anno che ci attende.

Quest’anno, però, sono stati battuti sul tempo, da un manipolo di studenti che hanno generato un Golem (figura antropomorfa immaginaria della mitologia ebraica) in grado di generare oroscopi (in)verosimili, segno per segno, Ofiuco incluso! Orsù, dunque, scaricate Telegram, cercate @oroscoop_bot, avviatelo e cercate il vostro segno. Se, poi, non vi dovesse piacere, non preoccupatevi troppo: vi basta reiterare la richiesta e il Golem, alla fine, saprà generare un oroscopo (anzi, un #oroscoop2018) che faccia al caso vostro. Perché, in fondo, negli oroscopi cerchiamo solo un po’ di conforto.

Non è mica scienza, ragazzi!



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Giovanni Vincenzo Donatiello

16 anni, astrofilo

Classe 4C - Liceo Scientifico “Vincenzo Lilla” - Oria (BR)





 
 
 

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Progetto Didattico realizzato dalla IV C del Liceo Scientifico Vincenzo Lilla e distribuito con licenza CC-BY-SA

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